Xilitolo, fa bene ai denti ma non solo

Xilitolo, fa bene ai denti ma non solo
È ormai accertato che lo xilitolo, sostanza che fa parte della classe dei polialcoli, rappresenta un presidio fondamentale per la salute del cavo orale in generale e dei denti in particolare. È infatti in grado di svolgere un'azione di prevenzione della carie dentale ormai riconosciuta. Questa molecola, che contiene una catena di cinque atomi di carbonio, non è cariogena come quella di zuccheri come il comune saccarosio, perchè i batteri contenuti nella bocca non sono capaci di determinare la sua fermentazione e quindi non si formano gli acidi necessari alla corrosione dello smalto dentale.

D'altra parte, anche l’EFSA, Autorità europea per la sicurezza alimentare, ha riconosciuto ufficialmente che il consumo di alimenti o bevande contenenti xilitolo svolge un ruolo positivo nel mantenere la mineralizzazione dentale a patto di non esagerare con la quantità. L'ente europeo ha anche riconosciuto che il picco di glicemia indotto dallo xilitolo è inferiore a quello indotto dal saccarosio o da altri zuccheri contenuti in ciò che mangiamo o beviamo, sempre che vengano rispettati i parametri stabiliti dal Regolamento CE No 1924/2006. Secondo uno studio targato Sassari condotto su circa 100 partecipanti, masticare 5 gomme al giorno allo xilitolo per un anno aiuterebbe a ridurre del 30% il rischio di carie negli adulti (Fonte)

Una molecola che viene dal legno
Questo polialcole viene chiamato anche alcol del legno perchè viene estratto in gran parte dal legno di betulla ma è contenuto anche in alcune verdure e frutti (ad esempio cavolfiori, mais, fragole, prugne). Sintetizzato per la prima volta nel 1891 da un chimico tedesco, Emil Fischer, (poi insignito del premio Nobel), e da un suo allievo, Rudolf Stahel, lo xilitolo si presenta come una polvere bianca cristallina. È privo di odori, non si scioglie nell'acqua e ha una marcata igroscopicità, ossia è capace di assorbire rapidamente le molecole d'acqua presenti nell'ambiente in cui si trova.

Gli effetti benefici...
Ma non è tutto qui. Una revisione condotta da un gruppo di ricercatori del DuPont Nutrition & Biosciences, produttore di xilitolo con sede in Danimarca, i cui risultati sono stati pubblicati online sulla rivista Nutrients il 6 agosto del 2019, ha messo infatti in evidenza come l'azione benefica dello xilitolo non venga esercitata solo nei confronti del cavo orale ma vada oltre interessando altri organi, strutture e funzioni del corpo umano. In particolare, il team di ricerca ha messo in evidenza l'utilità dell'utilizzo del polialcole per la cute, la respirazione, la digestione, il sistema immunitario e il controllo del peso corporeo.

...sulla pelle
Per quanto riguarda la pelle, i dati di letteratura mostrano che lo xilitolo è in grado di migliorare la funzione di barriera esercitata dalla cute, perchè capace di impedire la proliferazione di potenziali agenti patogeni e rallentare la disidratazione dei tessuti sui quali viene applicato (uso topico).

… sull’intestino 
A livello del colon, il polialcole, non digeribile, viene fermentato dal microbiota intestinale e questo contribuisce a ridurre la stipsi impedendo il rallentamento del transito intestinale, aumentando il volume delle feci e rendendo nel contempo meno difficoltosa la loro espulsione.

 … sul sistema immunitario
Lo xilitolo esercita anche un'azione benefica nei confronti del sistema immunitario e contribuisce a diminuire il pericolo di infezioni, soprattutto quelle dell'apparato respiratorio, dei seni paranasali e dell'orecchio.

e sulla linea.
Infine, questa molecola può essere utilizzata per il controllo e la gestione del peso corporeo. Infatti l'indice glicemico dello xilitolo è 7, mentre, ad esempio, quello del saccarosio è circa dieci volte maggiore.
Masticare chewingum, nelle razioni raccomandate, non fa bene solo ai denti, ma a tutto il corpo. 
Fonte 

 


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