Salute orale e problemi digestivi: il legame tra denti, masticazione e apparato digerente

Salute orale e problemi digestivi: il legame tra denti, masticazione e apparato digerente
Quando pensiamo alla digestione i primi organi a venirci in mente sono lo stomaco e l’intestino. In realtà, il processo digestivo coinvolge anche la bocca e i denti. Per questo motivo, i problemi orali possono influenzare la digestione e avere delle ripercussioni anche sull’apparato digerente.

Abbiamo approfondito il legame tra salute orale e problemi digestivi con il dottor Michele Cassetta, responsabile della Dental Unit di G.B. Mangioni Hospital di Lecco e il dottor Andrea Calafiore, gastroenterologo presso la Clinica Privata Villalba di Bologna.
 

Qual è il ruolo della bocca nel processo digestivo?

La digestione non è una funzione esclusiva del tratto digerente. Il processo digestivo, infatti, inizia già dalla bocca con la masticazione e per masticare bene è necessario avere denti sani. Avere denti forti, sani e in grado di masticare correttamente è fondamentale per garantire all’organismo una piena e adeguata disponibilità di tutti i nutrienti di cui ha bisogno per funzionare correttamente e mantenersi in salute.

Tre le cause principali che possono portare a una masticazione inefficiente vi sono:
  1. la mancanza di elementi dentali, che causa minore superficie masticatoria e spostamenti innaturali dei denti residui
  2. la mobilità dei denti, con conseguente impossibilità di triturare e masticare cibi di elevata consistenza
  3. le malocclusioni dentali, che sono responsabili di imperfetti accoppiamenti tra le arcate dentarie e conseguente minore efficienza masticatoria, come ad esempio il morso aperto, caratterizzato da un mancato contatto tra arcata dentaria superiore e inferiore.

Un altro fattore che può provocare problemi digestivi è l’abitudine di masticare troppo frettolosamente.

Quando non diamo ai denti e alla saliva, che contiene un enzima (ptialina) che “smonta” i carboidrati in zuccheri semplici e ne facilita l’assorbimento, il tempo necessario per preparare i carboidrati alla digestione, arriverà allo stomaco un materiale difficile da digerire, che può favorire la comparsa di gonfiore addominale e altri disturbi digestivi. Stessa cosa vale per le proteine e le fibre alimentari.

È bene ricordare che il cibo dovrebbe essere quasi liquefatto prima di essere ingerito. Pertanto, è necessario masticare ogni boccone fino a quando non avrà più una struttura solida. Indicativamente per 15/20 volte.
 

Cosa succede se gli alimenti non vengono masticati in modo corretto?

La prima fase della digestione è rappresentata dalla formazione del bolo alimentare, che è il cibo masticato, impastato e imbevuto di saliva. Tutte le condizioni che riducono la qualità del bolo alimentare causano l'ingestione di alimenti non ancora ben triturati, con conseguenti problemi digestivi e affaticamento dell'apparato digerente.
Inoltre, vari problemi dentali possono portare le persone a preferire il consumo di alimenti dalla consistenza morbida e facilmente masticabili, che però non hanno le stesse proprietà nutritive presenti, ad esempio, in alimenti come la frutta e la verdura, che al contrario non vengono consumate perché troppo dure e difficili da masticare.
La conseguenza di un’alterazione nel processo digestivo può comportare per l’organismo una minore disponibilità dei nutrienti normalmente assunti con la dieta e di conseguenza favorire la comparsa di carenze alimentari.
    

Lo stato di salute della bocca può favorire la comparsa di disturbi legati all’apparato digerente?

Problemi dentali di varia natura, oltre a non permettere la disponibilità di elementi nutritivi, possono portare anche alla comparsa di disturbi legati all’apparato digerente. La correlazione predominante è quella tra intestino e parodontite, la più grave e diffusa patologia gengivale.

Secondo quanto ipotizzato da studi recenti, la patologia parodontale potrebbe acutizzare le sindromi  dell’intestino irritabile, il morbo di Crohn e la colite ulcerosa. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi per chiarire la relazione.

Inoltre, alcuni studi hanno  ipotizzato una correlazione tra scarsa salute della bocca e infezioni causate da Helicobacter pylori.
 

Viceversa, patologie dell’apparato digerente possono favorire la comparsa di problemi gengivali e/o dentali?

Sì, può accadere anche che alcune patologie dell'apparato gastrointestinale procurino problemi a livello del cavo orale e dei denti. Ad esempio, alcune forme di reflusso gastroesofageo possono causare erosioni dello smalto degli elementi dentali, che nei casi più gravi comportano l’esposizione della dentina. Del resto fenomeni di erosione possono verificarsi anche a causa di bulimia, assunzione giornaliera di agrumi, di succhi di frutta o di altre sostanze acide, che corrodono la superficie dei denti. L’erosione da reflusso si differenzia da quella meccanica, dovuta ad esempio al bruxismo, perché interessa tutto il dente nella sua circonferenza.

Anche chi soffre di intestino irritabile o patologie infiammatorie del tratto intestinale come il morbo di Chron o la rettocolite ulcerosa potrebbe vedere alcuni dei loro sintomi manifestarsi nel cavo orale. Segni comuni di queste patologie sono lesioni della mucosa, glossite, eritema periolare, afte e stomatiti.

È stato inoltre evidenziato che la parodontite si sviluppa spesso in persone con disbiosi intestinale, un'alterazione dell’equilibrio della flora batterica intestinale.
 

Qual è il ruolo del dentista nella prevenzione dei problemi digestivi?

Grazie alle visite periodiche di controllo l'odontoiatra può intercettare tempestivamente patologie dentali che possono alterare il corretto assorbimento di alimenti. L'odontoiatra, quando raccoglie le informazioni sul paziente, non deve limitarsi alla sfera odontoiatrica, ma deve indagare anche le condizioni di tutti gli altri organi e apparati, con particolare attenzione a quello gastrointestinale.
Nel caso in cui il paziente abbia problemi di natura parodontale è indispensabile iniziare tempestivamente i trattamenti adeguati e in caso di denti mancanti, è necessaria la loro sostituzione. Inoltre, nel caso di importanti malocclusioni, che possono interferire con il normale processo di masticazione, sarà l'ortodontista a valutare la strategia più corretta per trattare il problema.

Alla luce di queste riflessioni, sarebbe auspicabile immaginare una stretta collaborazione tra professionista odontoiatra e gastroenterologo, così da dar vita ad un percorso virtuoso di medicina preventiva dental-intestinale.
 
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