Allergie e attività odontoiatrica

Allergie e attività odontoiatrica
Prima di qualsiasi visita è fondamentale fare un'anamnesi precisa e completa. Questo vale anche per le visite, i trattamenti e soprattutto gli interventi odontoiatrici. Gli effetti allergici di molecole o materiali possono, infatti, essere complicazioni gravi per la salute del paziente, ed il medico deve essere messo al corrente di ogni rischio, per poterlo scongiurare.
 
Spesso però i pazienti non sono consapevoli delle proprie allergie, o non le hanno ancora sviluppate: per questo è buona prassi sostenere un esame, tipo patch test, che permetta di individuare tutte le allergie di cui un paziente, consapevolmente o meno, soffre. Ne abbiamo parlato con il dott. Lino Giordano, membro dell’equipe Dental Unit di Tiberia Hospital di Roma.
 
Le allergie
“Le allergie più diffuse nel nostro settore sono quelle legate ai principi degli anestetici” spiega il dott. Giordano. Principalmente, questi vengono divisi in due macrocategorie, cioè con o senza vasocostrittori, ma ne esistono di diversi tipi e con diversi principi attivi. I più comuni sono: 
  • Benzocaina,
  • Lidocaina,
  • Articaina,
  • Cloroprocaina,
  • Mepivacaina,
  • Bupivacaina,
  • Levobupivacaina,
  • Ropivacaina.
Altre allergie, meno diffuse ma altrettanto pericolose, sono quelle legate ai materiali. Anche queste però sono facilmente aggirabili: “nel caso dell’allergia al lattice, di cui sono fatti i guanti utilizzati, basta utilizzare guanti in nitrile” spiega il dott. Giordano, mentre per quanto concerne i materiali metallici “che compongono, ad esempio, le protesi e nelle corone, basta utilizzare materiali differenti”.
 
Cosa fare in caso di attacco allergico
“Che si tratti di uno studio privato o di uno ospedaliero – precisa il dott. Giordano – i protocolli di intervento sono gli stessi. Ogni odontotecnico, infatti, è obbligato a seguire nel suo percorso di formazione professionale un corso di primo soccorso (BLSD)”. È infatti fondamentale intervenire immediatamente laddove il paziente mostri i segni di uno shock allergico. “I segnali sono chiari: si assiste ad un rigonfiamento dei linfonodi sotto il collo, e il paziente segnala l’impossibilità di riuscire a respirare” spiega il dott. Giordano, aggiungendo che “bisogna intervenire subito con i farmaci del caso, uno su tutti l’adrenalina, che è obbligatorio avere all’interno dello studio, così come il defibrillatore”.
 
Per maggiori informazioni chiama o scrivici.



Condividi

anni
Trova una sede Prenota una visita Chiedi informazioni