Afte: come riconoscerle, curarle e prevenirle

Afte: come riconoscerle, curarle e prevenirle
Quando ci si trova di fronte a rossori o piccole bolle all’interno della bocca, e quando queste sono dolorose e sensibili causando fastidio nel mangiare e nel parlare, è molto probabile che si tratti dell’afta. Sebbene sia molto fastidiosa e, in alcuni rari casi, possa rappresentare il campanello d’allarme di altre patologie, l’afta è guaribile nell’arco di dieci giorni e non deve destare grandi preoccupazioni. Ne abbiamo parlato con il dott. Michele Cassetta, medico odontoiatra e responsabile della Dental Unit di Clinica Privata Villalba di Bologna.
 
Dott. Cassetta, cosa sono esattamente le afte?
Le afte sono ulcerazioni della mucosa orale che si possono localizzare in diversi punti del cavo orale: labbra, guance, lingua e regione sottolinguale e con minore frequenza sulla gengiva e sul palato duro. L’afta rappresenta l’espressione clinica della stomatite aftosa, che è la malattia ulcerativa più frequente all’interno del cavo orale. All’insorgenza, l’afta si presenta come una piccola chiazza rossa nell’interno bocca, evolvendo in una piccola vescica bianca. La permanenza di una singola ulcera generalmente è di dieci giorni e i sintomi possono variare da un leggero fastidio fino alla difficoltà nel mangiare e nel bere che può portare a perdita di peso.
Le afte sono molto comuni, e colpiscono circa il 20% della popolazione generale, sembra con leggera prevalenza nelle donne. L'insorgenza si manifesta spesso durante l'infanzia o l'adolescenza e la condizione può durare parecchi anni per poi scomparire gradualmente.
 
Quali sono le cause della loro formazione?
Non si conoscono chiaramente le cause che portano alla formazione delle afte, ma si ritiene che concorrano più fattori che agiscono sulla base di una predisposizione individuale. Alcune ricerche hanno tentato di identificare un organismo responsabile, ma questa patologia sembra non essere contagiosa, non infettiva e non trasmissibile sessualmente. Gli eventi scatenanti variano a seconda degli individui e includono carenze nutrizionali, alterazioni ormonali, fenomeni allergici o predisposizione genetica. Talvolta nelle donne sono correlate al ciclo mestruale o all'assunzione di alcuni contraccettivi orali.
 
Quali cure ci sono?
Le terapie non sono curative e servono solo a velocizzare i tempi di guarigione. Infatti, la maggior parte delle afte si presenta con sintomi lievi che non richiedono alcuna terapia specifica. Il fastidio o il dolore si controllano applicando specifici prodotti locali ed evitando nell'alimentazione cibi e bevande irritanti. Solitamente sono utilizzati collutori o prodotti topici, da applicare localmente, mentre alcuni farmaci come i cortisonici o gli antibiotici, in genere sono prescritti nei casi gravi di stomatite aftosa che presentano il rischio di infezione delle ulcere. Possono essere efficaci anche alcuni rimedi naturali come l'aloe, la calendula, il ribes e il propoli, quest'ultimo non in tintura alcolica. In presenza di afte ricorrenti è necessario non sottovalutare il fenomeno e rivolgersi all'odontoiatra di fiducia, non smettere di avere un'accurata igiene orale, non condurre stili di vita eccessivamente stressanti, non assumere cibi e bevande irritanti, non utilizzare oggetti potenzialmente traumatizzanti come protesi incongrue, bite, o paradenti.
 
Quali cibi non si devono mangiare in presenza di afte?
Durante gli episodi, soprattutto se acuti, è necessario modificare l'alimentazione, evitando soprattutto cibi e bevande piccanti e acidi. E necessario inoltre controllare l'assunzione di vino, superalcolici, formaggi grassi e cioccolato. Bisognerebbe anche evitare alimenti grezzi o taglienti, come pane duro o biscotti secchi.
 
Quali cibi conviene invece mangiare?
In presenza di afte è necessario assumere alimenti ricchi di ferro e di zinco, come carne rossa, cereali, legumi e pesce. Consigliati anche alimenti ricchi di vitamina C, vitamina B12, zinco e acido folico, come spinaci, broccoli, legumi, peperoni, kiwi, ananas, fegato, frattaglie, tonno e merluzzo. Adatti anche yogurt, tofu e tuorlo d'uovo.
 
La prevenzione è possibile?
Le afte possono essere presenti in soggetti fortemente stressati e quindi si consiglia un miglioramento dello stile di vita. I soggetti predisposti dovrebbero anche adottare una dieta adeguata, avere una buona igiene orale, eliminare gli alcolici ed evitare di fumare. Nei soggetti predisposti, abitudini da evitare sono quelle di astenersi dall'igiene orale, avere stili di vita particolarmente stressanti, sottovalutare traumatismi locali come frequenti ustioni da cibi bollenti, protesi mobili o otturazioni dentarie con spigoli acuti o taglienti.
 
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