Salute orale e problemi al cuore: la connessione tra patologie gengivali e rischio cardiovascolare

Salute orale e problemi al cuore: la connessione tra patologie gengivali e rischio cardiovascolare
Nel corso degli ultimi anni diversi studi clinici hanno messo in luce la possibile connessione tra cattiva salute orale e disturbi cardiaci. Secondo quanto accertato dalle ricerche, chi soffre di una patologia dentale o gengivale ha una maggiore probabilità di incorrere in un evento cardiovascolare rispetto a chi gode di una buona salute orale. Abbiamo parlato dei risultati raggiunti dagli studi con il Dott. Fausto Pasqualini Galliani, odontoiatra e responsabile clinico presso la Dental Unit di Maria Cecilia Hospital di Cotignola (RA) e il Dott. Roberto Mascagni cardiologo presso l'ospedale, che hanno spiegato in questa intervista perché patologie cardiovascolari e salute orale sono collegate tra loro.



Dott. Pasqualini e Dott. Mascagni che tipo di problema cardiaco può dipendere da una bocca poco sana?


Secondo un articolo di revisione scientifica, le patologie gengivali sembrano associate a un aumento del rischio cardiovascolare.
In particolare, i risultati raggiunti dalle ricerche indicano che l’infezione patogena parodontale sottogengivale è associata a un più alto rischio di infarto del miocardio e trombosi vascolari.
Sono comunque necessari ulteriori studi di approfondimento per determinare l’esatto legame tra le patologie.
 


Esiste un nesso tra patologie gengivali e placche aterosclerotiche?

 
Le placche aterosclerotiche, conosciute anche con il nome di ateroma, sono dovute al deposito di tessuto fibroso e materiale lipidico lungo le pareti delle arterie.
Con il tempo l’ateroma può aumentare il suo volume e portare a un restringimento e irrigidimento delle pareti delle arterie, ostacolando il normale flusso sanguigno. Nel caso in cui la placca si stacchi può causare eventi cardiovascolari come trombosi ed embolie.

Alcuni studi clinici preliminari indicano la plausibilità di questa associazione. Il legame tra queste due condizioni nasce dal fatto che i batteri che causano gengiviti e parodontiti possono spostarsi dalla cavità orale e raggiungere attraverso il flusso sanguigno altre regioni del corpo, tra cui le arterie, aumentando il rischio di malattie cardiovascolari.
A sostegno di questa tesi c’è il ritrovamento di alcuni batteri orali nelle placche aterosclerotiche di pazienti affetti da parodontite.

Inoltre, sempre secondo studi clinici, i batteri orali sembrerebbero associati anche a una maggiore attivazione e aggregazione piastrinica, che rappresenta un fattore di rischio importante per la trombosi, causata dal processo infiammatorio alla base delle infezioni gengivali e dalla presenza di batteri nel flusso sanguigno, tra cui lo Streptococcus sanguis e la Porphyromona gingivalis.
 


Come intervenire per spezzare il legame tra i due disturbi?

L’eliminazione dei batteri presenti nella placca e nel tartaro sottogengivale interrompe l’associazione tra le due patologie.
Per rimuovere in maniera efficace i batteri gengivali è necessario eseguire regolarmente delle sedute di igiene orale professionale o, nel caso in cui l’accumulo dei batteri sia profondo e abbia dato origine a delle tasche nelle gengive, degli accumuli di placca batterica nello spazio tra dente e gengiva, ricorrere a un intervento parodontale.

 

Qual è il ruolo del dentista nella prevenzione dei disturbi legati al cuore e alla salute cardiovascolare?

Il dentista nell’esercitare la sua professione ha il dovere di vigilare sullo stato di salute generale del paziente.
Per questo motivo, nel caso in cui grazie ai dati raccolti durante l’anamnesi (alterazioni della pressione, sovrappeso, fumo, abitudini alimentari scorrette, etc.) dovesse intercettare una sospetta patologia cardiovascolare, indirizzerà il paziente verso una visita specialistica cardiologica e tutti gli accertamenti richiesti dal caso.
Inoltre, nell’ambito delle sue competenze, interverrà direttamente sul problema eliminando le patologie infiammatorie croniche legate alla patologia parodontale, che si manifestano nel paziente con sintomi come sanguinamento gengivale, ritiro delle gengive, mobilità dentale e alitosi.

 

Quanto contano un corretto stile di vita e i controlli regolari per la prevenzione di entrambi i disturbi?

Seguire uno stile di vita sano associato a controlli periodici per valutare il proprio stato di salute, è fondamentale per prevenire lo sviluppo di patologie cardiovascolari.
Le patologie cardiache rappresentano uno dei problemi di salute pubblica più importanti nel nostro Paese, la cui soluzione rende necessario un approccio multidisciplinare e la collaborazione di tutti i professionisti che operano nella sanità, così da garantire al paziente un’efficace strategia di prevenzione. 

 
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