Igiene orale nei bambini: non è mai troppo presto per iniziare

Igiene orale nei bambini: non è mai troppo presto per iniziare
A quale età bisogna portare i bambini dal dentista per la prima visita? Come si lavano i denti da latte? L’igiene orale è necessaria solo dopo aver introdotto cibi solidi?
Queste sono solo alcune delle domande che i genitori si chiedono quando devono iniziare a gestire la pulizia della bocca dei propri bambini.
Ne abbiamo parlato con il Dott. Stefano Pagnoni, odontoiatra presso Primus Forlì Medical Center. In questa intervista ci spiega come abituare i bambini – anche quelli molto piccoli - all’igiene orale.
 

Quando bisogna iniziare a curare l’igiene orale dei bambini?

In genere, i tre anni sono l’età che viene presa come riferimento per la prima visita dal dentista. «Se però, a tre anni, il bambino si presenta già con diverse carie in bocca, abbiamo già fallito l’obiettivo della prevenzione. Ecco perché è consigliabile che, fin dalla gravidanza, i futuri genitori consultino un dentista», spiega il Dott. Pagnoni.
Per preoccuparsi dell’igiene orale, non bisogna quindi aspettare che spuntino i primi dentini: già poco dopo la nascita e durante l’allattamento è importante sapere come tenere pulita la bocca di un neonato. La bocca andrebbe monitorata regolarmente per verificare la presenza di corpi estranei o di piccole palline bianche che a volte si formano sulle gengive e possono essere fastidiose per il neonato. Inoltre, anche se non segue ancora una dieta solida, la bocca del bambino deve essere pulita regolarmente, per esempio con garze che aiutano a rimuovere la patina che si forma sulle gengive. 

I primi dentini: come abituare i bambini all’igiene orale?

Non appena iniziano a spuntare i primi dentini – in genere verso i sei mesi di età – è importante iniziare a pulirli: questo è un appuntamento che non va rimandato, perché anche se il dente è uno solo, può sempre cariarsi.
Rispetto al passato, oggi sono disponibili molti sistemi pensati proprio per l’igiene orale dei bambini di pochi mesi, come gli spazzolini di gomma che i bambini possono mordere e che li aiuta anche ad alleviare il dolore quando i dentini stanno spuntando. «Il consiglio è quello di dare in mano al bambino uno di questi spazzolini di gomma, possibilmente dopo averlo raffreddato in frigorifero, e abituarlo a masticare questo gioco con regolarità, se possibile sempre alla stessa ora e magari davanti ai genitori che si lavano i denti di sera.»
Piano piano si può poi sostituire questo gioco con lo spazzolino vero. In questo modo si abitua un po’ alla volta il bambino a eseguire da solo lo spazzolamento dei denti: «la sensibilizzazione deve iniziare prestissimo: i dati indicano in modo molto chiaro che genitori che non si lavano i denti hanno ragazzi che non si lavano i denti, e viceversa» conclude il Dott. Pagnoni.
Quando è ancora piccolo, non basta però che il bambino giochi da solo con lo spazzolino: è sempre importante che i genitori controllino la bocca del bambino e puliscano in modo mirato i dentini che stanno spuntando.

Uso del dentifricio: quando è consigliabile iniziare a usarlo?

Lo scopo principale del dentifricio è la fluoroprofilassi, cioè portare il fluoro a contatto con i denti, dove esercita un’azione protettiva nei confronti della carie. «In passato si consigliava l’assunzione, nei bambini, di pastiglie al fluoro: oggi, a meno di gravi carenze, si consiglia invece l’uso di un dentifricio al fluoro fin da piccoli».
Fin dalla comparsa del primo dentino si può usare un dentifricio fluorato, purché con la giusta concentrazione di fluoro (che è indicata sulla confezione): per i bambini più piccoli, si consiglia un dentifricio con 500 ppm di fluoro. In questa fase, è importante insegnare al bambino a non ingerire il dentifricio. In seguito, quando avrà imparato a espellerlo nel modo corretto, si può passare a un dentifricio con concentrazioni di fluoro più alte, circa 1000 ppm: questo dentifricio può essere usato fino a circa 12-13 anni, poi si può passare al dentifricio da adulti.
Questi accorgimenti evitano anche il rischio di fluorosi, una condizione causata dall’assunzione per molto tempo di grandi quantità di fluoro: «Il rischio di fluorosi è noto, ma assolutamente sotto controllo. La fluorosi può comparire se il bambino ingerisce quantità molto grandi di dentifricio per molti giorni di seguito, ma se si usa il dentifricio con la giusta concentrazione di fluoro e si insegna al bambino ad espellerlo, il rischio di fluorosi è praticamente nullo: per i bambini la quantità di dentifricio che si usa è infatti pochissima, della dimensione di un pisello, e la concentrazione di fluoro è bassa».

Filo interdentale nei bambini: sì o no?

La maggior parte delle carie nei bambini si formano tra un dente e l’altro: anche i bambini che hanno imparato a spazzolarsi i denti hanno difficoltà a rimuovere in modo accurato il cibo incastrato tra due denti. Per i genitori è consigliabile controllare la bocca del bambino dopo lo spazzolamento: se sono evidenti residui di cibo, il filo interdentale è l’unica soluzione. Ma, ad usarlo, devono essere i genitori; i bambini non dovrebbero mai usarlo da soli.
L’uso in autonomia del filo interdentale è consigliato solo quando i ragazzi sono già adolescenti e hanno già acquisito una buona manualità. 

Come influisce l’alimentazione sull’igiene orale?

Per una corretta igiene orale dei denti da latte è fondamentale l’alimentazione: «Sfatiamo il mito degli alimenti zuccherati: gli zuccheri si trovano infatti in moltissimi alimenti». Molto più importante è che l’alimentazione avvenga in modo regolare in momenti precisi della giornata: «il bambino dovrebbe mangiare solo in corrispondenza dei pasti principali (colazione, spuntino, pranzo, merenda, cena, latte prima di dormire se lo prende). È invece sconsigliatissimo mangiare tra un pasto e l’altro». Quando mangiamo, il pH della bocca si abbassa e crea un ambiente acido favorevole allo sviluppo dei batteri che causano la carie: «Un bambino che mangia in continuazione avrà un ambiente orale costantemente acido, in cui i batteri lavorano in continuazione e possono formare carie – anche se il bambino si lava spesso i denti!»
 


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