Implantologia computer guidata: cos'è e quando la si utilizza?

Implantologia computer guidata: cos'è e quando la si utilizza?
L’utilizzo dell’implantologia computer guidata, possibile anche presso la Dental Unit di Tiberia Hospital di Roma, permette di velocizzare gli interventi rendendoli meno invasivi e dolorosi per il paziente e permettendo all’odontoiatra un livello di precisione millimetrica. Si tratta di una tecnica che permette di eseguire l’inserimento degli impianti anche in situazioni in cui un intervento tradizionale è sconsigliato. Ne abbiamo parlato con il dott. Gianluca Delli Ficorelli, responsabile dell’unità presso la struttura romana.
 
Cosa sono gli impianti
L’impianto dentale è un presidio medico che viene utilizzato per riabilitare, sia dal punto di vista estetico che funzionale, la perdita di un o più denti. Esso è costituito da una sorta di vite, inserito nella mandibola o nella mascella, che funge da supporto per le corone protesiche che possono andare a sostituire un singolo dente o più (in questo caso si parla di protesi dentale parziale), fino alla sostituzione dell’intera arcata dentale (protesi dentale completa).
 
Perchè è innovativa
 Con l’utilizzo della tecnologia computerizzata, vengono ridotti gli effetti negativi sul paziente, sia in termini di dolore che di convalescenza e guarigione post-operatoria. L’odontoiatra, invece, può studiare e preparare l’intervento grazie ad una ricostruzione digitale della bocca del paziente.
L’implantologia computer guidata, infatti, è una tecnica che si serve di appositi software di ricostruzione 3D per poi apporre gli impianti dentali all’interno della bocca del paziente. Questo permette all’odontoiatra di studiare tecniche e metodologie più adatte al caso attraverso un computer, pianificando ogni step compresa la costruzione di una mascherina guida, impianti – anche a carico immediato laddove possibile - e delle protesi provvisorie da sostituire una volta guariti i tessuti (dopo circa 3-4 mesi).
 
Come funziona
 Il primo step consiste nell’effettuare una TAC per avere la panoramica della completa arcata dentaria del paziente, che viene quindi ricostruita in 3D. Sulla base di quel modello il dentista può quindi valutare le caratteristiche morfostrutturali dell’arcata, analizzandola sotto ogni angolazione per prepararsi all’intervento.
Servendosi dell’apposito programma, l’odontoiatra può simulare l’intervento, andando a scegliere la tipologia dell’impianto. A prescindere da quello scelto, il software permette di simularne l’allocazione con una precisione millimetrica. Non solo, permette di restituire anche una simulazione della resa estetica dell’intervento.
 
Sulla base di tale digitalizzazione, viene realizzata una mascherina in resina modellata perfettamente sull’arcata dentaria del paziente e forata solo laddove dovrà essere inserito l’impianto. Essendoci una fase preoperatoria digitale, spesso l’intervento viene eseguiti anche in forma “flapless”, ovvero senza l’utilizzo di bisturi, che giova al paziente che in fase di convalescenza avrà meno gonfiore e tumefazioni.
 
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