Ortodonzia pediatrica: quando iniziare i controlli

Ortodonzia pediatrica: quando iniziare i controlli
L’ortodonzia pediatrica è fondamentale non solo per l’aspetto estetico del sorriso dei bambini: una bocca sana, fin dall’infanzia, è indice di una buona salute dell’apparato stomatognatico, cioè di tutte quelle strutture preposte alla masticazione, alla fonazione e alla deglutizione.

Di quando è opportuno iniziare i controlli abbiamo parlato con il dott. Daniele Modoni della Dental Unit di Città di Lecce Hospital. Odontoiatra specialista in Ortognatodonzia (un approccio a 360° che si concentra non solo sui denti, ma anche sul sistema neuromuscolare e sul sistema locomotore che sono collegati alla bocca) e già Professore a Contratto presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, mette a disposizione del team la sua esperienza con i piccoli pazienti. I trattamenti per bambini, infatti, richiedono un impegno particolare, che prevede - oltre allo studio di tecniche specifiche - anche la gestione di emozioni e il superamento di timori e paure.

Denti: quando iniziare i controlli nei bambini

È opinione diffusa che, fino a quando ai più piccoli non spunta la dentatura permanente, non sia necessario nessun controllo dallo specialista. In realtà, è proprio durante la fase dei denti da latte che è necessario valutare la correzione di eventuali difetti ossei e accompagnare la crescita della mascella e dei denti permanenti.

Per questo, salvo diversa indicazione del medico pediatra che potrebbe anticipare l’appuntamento in caso di problemi, il primo incontro per la salute dei denti di un bambino dovrebbe essere fissato a partire dai 3, come da Linee guida del Ministero della Salute, ed entro i 5-6 anni.

Visita ortodontica pediatrica: le problematiche diagnosticate

L’ortodontista specializzato in ortognatodonzia, durante la visita pediatrica, valuta la salute di denti e gengive, la posizione e la dimensione dei denti, la fonazione, la masticazione, la deglutizione, verifica le posizioni di tutti gli elementi dei vari sistemi e le condizioni dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM).

Il medico, dopo la valutazione, potrebbe ritenere opportuno un trattamento ortodontico precoce, cioè sui denti da latte o sui primi denti permanenti spuntati, al fine di rendere la crescita delle ossa cranio-facciali armonica, di allineare i denti presenti, di guidare la permuta. Si tratta, tuttavia, di un’eventualità rara.

Inoltre, l’ortodontista diagnostica e tratta problematiche come:
  • malocclusione;
  • morso inverso posteriore;
  • morso aperto anteriore;
  • necessità di recupero di spazio in un’arcata affollata;
  • sventagliamento degli incisivi;
  • denti che non riescono a spuntare nell’arcata.

Prevenzione ortodontica primaria: i consigli sull’igiene orale

La prevenzione primaria, che promuove abitudini sane e comportamenti corretti al fine di evitare l’insorgenza di problematiche e disfunzioni, è di grande importanza sia per odontoiatri che per gli igienisti dentali.

Alla comparsa del primo dente da latte, è bene che i genitori inizino subito, prima con una garza e poi con lo spazzolino, una routine di pulizia quotidiana, per abituare il bambino a una costante e corretta igiene orale.

Con la crescita, i piccoli acquisiscono capacità di movimento e possono essere responsabilizzati sulla pulizia personale. In base al rischio di carie, lo specialista può stabilire una serie di misure preventive per proteggere maggiormente la dentatura, tra cui accorgimenti legati all’alimentazione, applicazioni di fluoro o vernici fluorate, esecuzione delle sigillature (che impediscono ai batteri di penetrare nelle fessure).
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