Impianti dentali in zirconia: quando e perché preferirli

Impianti dentali in zirconia: quando e perché preferirli
Gli impianti dentali in zirconia sono una soluzione alternativa rispetto ai tradizionali impianti in titanio. Sono realizzati con una polvere di ceramica composta di zirconio e ossigeno (biossido di zirconio), considerata priva di metalli. Per questo può essere utilizzata anche nei pazienti con allergie o patologie del sistema immunitario.
 
Il dott. Raffaele Ciavaglia, medico odontoiatra presso la Dental Unit del Primus Forlì Medical Center, spiega in quali casi, e per quali pazienti, è preferibile utilizzare degli impianti dentali in zirconia.
 

Che cosa sono e a cosa servono gli impianti dentali?

Gli impianti dentali sono da considerare come “radici artificiali” che servono per supportare le corone protesiche necessarie a riabilitare uno o più denti naturali mancanti. L’inserimento di un impianto dentale è un vero e proprio intervento chirurgico, che richiede un attento studio pre-operatorio con analisi cliniche e radiografiche tridimensionali.
Proprio in questa fase preliminare, l’odontoiatra illustra e concorda con il paziente quale tecnica impiegare, valutando i pro e i contro caso per caso.
 

Quali sono le differenze tra gli impianti in titanio e quelli in

zirconia?

Gli impianti in titanio sono utilizzati da decenni con grande successo. La loro caratteristica principale è la resistenza. Il titanio permette di eseguire interventi di implantologia a carico immediato, e cioè collocando la protesi provvisoria entro 24-48 ore dal posizionamento degli impianti. Il paziente può tornare in tempi brevi alla vita sociale senza stress.
 
La zirconia, è un materiale innovativo e talmente resistente da essere utilizzato da oltre trent’anni in ortopedia e più recentemente apprezzato anche dall’industria aerospaziale.
Essendo un materiale non metallico ha una maggiore biocompatibilità. Gli impianti dentali in zirconia infatti presentano un ottimo tasso di successo in termini di osteointegrazione.
 
L’alta biocompatibilità fa anche sì che attorno agli impianti si generino tessuti molli più sani.
Inoltre studi evidenziano che sulle superfici in zirconia si accumulano molti meno batteri, mantenendo le stesse capacità di integrazione con il tessuto osseo. Tutto ciò rende questi impianti decisamente meno soggetti al rischio di perimplantite (un’infezione dei tessuti che si trovano attorno all’impianto, simile alla parodontite) rispetto al titanio.
 
Anche l’impatto estetico tende ad essere migliore, poiché gli impianti sono di un colore avorio, del tutto simile alle radici dei denti naturali.
 

Perché gli impianti in zirconio sono indicati per i pazienti

allergici?

Gli impianti in zirconio hanno biocompatibilità e immunocompatibilità molto elevate, per questo possono essere utilizzati anche nei pazienti che presentano ipersensibilità o allergie ai metalli come al nickel, al cobalto. Questa biocompatibilità elevata fa sì che in certi casi gli impianti in zirconio siano preferibili anche in pazienti che presentano bocche sane, prive di patologie o ricostruzioni con materiali estranei, e che desiderano una soluzione che abbia la maggiore compatibilità possibile con i loro tessuti.
 

Come scegliere tra impianti in titanio e impianti in zirconio?

La scelta del tipo di impianto dipende dal piano di trattamento specifico e personalizzato, che l’odontoiatra studia attentamente per ciascun paziente.
Le valutazioni da fare sono molte: tipologia di intervento, tecnica implantologica da utilizzare, quadro clinico del paziente, farmaci assunti, età ecc.
 
Compito dell’odontoiatra è informare il paziente circa il piano di trattamento, spiegando i vantaggi e gli svantaggi e gli eventuali rischi operatori delle opzioni possibili. L’obiettivo è fornire a ciascun paziente la soluzione personalizzata più adeguata e guidarlo nella comprensione del piano di trattamento proposto.
 



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