Impianti zigomatici
La
perdita dei denti può costituire un notevole trauma per qualsiasi paziente. Non solo: essa può anche comportare una serie di complicazioni, come l’
atrofia ossea mascellare. Perdere più denti, o anche uno soltanto, può infatti significare anche la
perdita dell’osso alveolare che ha il compito di mantenerli nelle relative arcate, in quanto i tessuti di sostegno tendono a riassorbirsi.
In caso di avanzata atrofia mascellare si realizzano serie problematiche estetiche e funzionali che possono aver ripercussioni sull’autostima del paziente. Grazie all’evoluzione medica e tecnologica, negli ultimi anni sono state messe a punto alcune
tecniche di trattamento all’avanguardia, come gli
impianti zigomatici.
Impianti zigomatici: cosa sono
Per capire ancora meglio cosa sono gli impianti zigomatici, vale la pena fare un breve excursus sulla struttura della bocca e sulle relazioni fra
denti, mascella, mandibola e zigomi.
La bocca è infatti una regione anatomica complessa che comprende gli
elementi essenziali per la masticazione, la fonazione e la respirazione:
- Denti, le strutture dure e calcificate che sporgono dalla mascella e dalla mandibola, indispensabili per la masticazione degli alimenti. Nell'adulto, la bocca ne contiene solitamente 32, divisi in quattro quadranti: superiore destro e sinistro e inferiore destro e sinistro. I denti sono classificati in molari, premolari, canini e incisivi, con ruoli specifici nella triturazione e nella frammentazione del cibo.
- Mascella, o più precisamente mascella superiore, l'osso mobile e robusto che forma la parte superiore della bocca. È una struttura a forma di U che contiene gli alveoli dentali, le cavità ossee che ospitano le radici dei denti superiori. La mascella rappresenta un supporto fondamentale per i denti superiori e partecipa attivamente al processo di masticazione.
- Mandibola, o mascella inferiore, l'osso mobile a forma di ferro di cavallo che costituisce la parte inferiore della bocca. È collegata alla mascella tramite l'articolazione temporomandibolare (ATM) e svolge un ruolo chiave nel movimento della bocca durante la masticazione e la parola. La mandibola contiene gli alveoli dentali inferiori, che ospitano le radici dei denti inferiori.
- Zigomi, o meglio ancora ossa zigomatiche, ossa facciali prominenti che si trovano lateralmente alla mascella. Essi contribuiscono a definire la struttura del viso conferendole volume e definizione. Gli zigomi forniscono anche un sito di ancoraggio per i muscoli facciali e sono coinvolti nei movimenti della mascella durante la masticazione e l'apertura della bocca.
Le relazioni tra queste strutture sono
il fulcro della funzionalità della bocca. Durante la masticazione, la mandibola si muove infatti in coordinazione con la mascella per triturare il cibo tra i denti superiori e inferiori. Gli zigomi fungono da supporto strutturale e contribuiscono alla stabilità del viso durante i movimenti della mascella.
È quindi più facile comprendere come gli
impianti dentali zigomatici siano una
soluzione innovativa e altamente efficace per sostituire i denti mancanti, particolarmente indicati proprio nei casi di perdita ossea severa nella mascella superiore. Questi impianti, essenzialmente
viti in titanio lunghe da 30 a più di 50 mm, prendono infatti il nome dagli
zigomi,
sui quali vengono in genere ancorati per fornire un solido sostegno per una protesi dentale. A differenza degli impianti dentali tradizionali, che vengono inseriti direttamente nell'osso mascellare, gli impianti zigomatici vengono fissati quindi agli zigomi ,
utilizzando la parte più densa dell'osso per garantire una stabilità ottimale.
In quali casi si ricorre all’implantologia zigomatica
Questo approccio porta particolari benefici a quei pazienti che hanno subito una
significativa perdita ossea mascellare a causa di fattori come
l'età avanzata, un’alimentazione scorretta, l'uso prolungato di protesi mobili o patologie dentali più o meno croniche (
carie non curata, pulpite, parodontite, tumori della bocca).
Proprio la terza età viene oggi messa in relazione con queste problematiche in un legame molto più diretto, che a maggior ragione può essere gestito con una buona
attività di prevenzione. Dai 50 anni in poi, infatti, la densità delle ossa diminuisce progressivamente, comprese naturalmente le ossa mascellari e mandibolari.
Inoltre, studi recenti hanno posto in relazione la perdita dei denti e l’insorgere di
demenza senile: non è del resto un caso che
in tarda età si tenda a prendersi meno cura di sé stessi. Per questo, è diffusa la convinzione che per un paziente anziano la perdita dei denti sia un processo naturale e inesorabile. Non è così. Al contrario, proprio
la trascuratezza, nell’igiene orale e nella prevenzione attiva, è una delle cause all’origine dell’edentulia.
In passato, questi pazienti potrebbero non essere stati considerati buoni candidati per gli impianti dentali tradizionali, a causa della
mancanza di volume osseo sufficiente per supportarli in modo sicuro. Un
impianto zigomatico rappresenta quindi un’ottima opzione alternativa, consentendo di beneficiare dei vantaggi di una protesi dentale fissata in modo stabile
senza la necessità di ulteriori interventi di innesto osseo.
Queste procedure, sebbene utili per aumentare il volume osseo, possono infatti essere invasive e comportare tempi di recupero più lunghi. Gli impianti dentali zigomatici sfruttano invece
le risorse ossee già presenti nel paziente. In ogni caso, gli impianti zigomatici possono essere utilizzati
in combinazione con impianti dentali tradizionali e altre procedure di chirurgia ricostruttiva in modo da ottenere una risoluzione completa e personalizzata per le esigenze specifiche di ciascun paziente.
Pro e contro degli impianti zigomatici
Come si è già intuito, è possibile individuare una serie di pro e contro per questa procedura, che lo specialista saprà quantificare e soppesare. I vantaggi sono:
- Soluzione efficace per una perdita ossea grave, che non consente l’impianto dentale tradizionale.
- Alternativa a innesti ossei aggiuntivi.
- Tempi di trattamento e di recupero più brevi: la procedura per gli impianti zigomatici può essere completata in meno tempo rispetto ad altre opzioni, consentendo al paziente di sottoporsi quanto prima alla protesizzazione e migliorare più velocemente la propria qualità della vita. La riabilitazione consta infatti di sole 24 ore.
- Stabilità e supporto per le protesi dentarie.
Sono da considerare anche alcune possibili criticità:
- Complessità d’intervento, che richiede la capacità di gestione e la competenza di un chirurgo altamente specializzato. Un impianto dentale zigomatico è inoltre molto più lungo di un impianto dentale standard.
- Possibile aumento della percezione di dolore e gonfiore. Il dolore è comunque controllato con un classico antidolorifico e non si protrae per più di qualche giorno.
- Possibili complicanze: come in qualsiasi operazione chirurgica, vi sono rischi associati all’implantologia zigomatica, tra cui infezioni, sanguinamento e danni ai tessuti circostanti. Ecco perché la fase di valutazione preliminare e l’informazione rigorosa dei pazienti sono così importanti.
Valutazione preliminare e pianificazione per un impianto zigomatico
La procedura per l'inserimento degli impianti zigomatici è generalmente più complessa rispetto agli impianti dentali tradizionali e richiede una
pianificazione approfondita da parte del chirurgo implantare. Tuttavia, i risultati possono essere straordinari, con pazienti che riportano un significativo miglioramento nella funzionalità dei denti e nell'aspetto estetico del sorriso, a tutto vantaggio del benessere personale nella sua interezza.
In passato, la diagnosi e la pianificazione del trattamento dell’atrofia ossea mascellare si basavano in gran parte su studi e procedure diagnostiche tradizionali.
Oggi, grazie all’evoluzione della diagnostica, è possibile progettare trattamenti dedicati con grande precisione e capacità di visione. Durante la
visita odontoiatrica, il paziente viene quindi sottoposto a una
valutazione preliminare approfondita per determinare la fattibilità dell’implantologia dentale zigomatica. Possono quindi essere eseguiti i seguenti esami, con l’obiettivo di valutare quantità e densità dell’osso disponibile, e pianificare la posizione degli impianti:
- TAC Cone Beam, con cui è possibile analizzare la morfologia dello zigomo tramite raggi X, che consentono la riproduzione di immagini tridimensionali. Rispetto alla TC tradizionale, la quantità di radiazioni ionizzanti utilizzata si riduce da 5 a 20 volte e le immagini ottenute sono di qualità assolutamente superiore. Ecco perché si tratta di un esame adattabile a tutte le tipologie di paziente.
- Risonanza magnetica, che comporta l’uso di campi di induzione magnetica e onde a radiofrequenza: caratteristica che la rende totalmente non invasiva. Permette di ottenere immagini di tessuti molli e organi ad altissima risoluzione.
È stata inoltre messa a punto una tecnica computer guidata per
simulare l’intervento chirurgico: la
3DZyGo (
3D Zygomatic Guided Osteotomy). Per prima cosa l’équipe medica esamina l’anatomia mascellare e individua le sedi implantari grazie a un software dedicato. In base ai risultati della TAC Cone Beam precedentemente eseguita, l’équipe può poi procedere a costruire appositamente
la guida chirurgica ZyGo e il
modello 3D. Le guide Zy-Go vengono quindi passate alla sala operatoria per trasmettere la pianificazione pre-operatoria al paziente, con la definizione della posizione ideale degli impianti.
È proprio grazie alla simulazione computerizzata che è possibile determinare
il trattamento ottimale per ogni singolo paziente, in base alle sue personali caratteristiche. Ed è grazie a tale procedura che è possibile definire una scelta cruciale: usare l’osso residuo o posizionare l’impianto zigomatico.
In casi specifici, possono essere anche
prescritti antibiotici o altri farmaci per prevenire infezioni e favorire il processo di guarigione post-intervento.
Impianti zigomatici e controindicazioni
Durante la valutazione di questa procedura, lo specialista potrebbe anche individuare nel paziente condizioni e patologie che non rendono possibile ricorrervi o quantomeno non nell’immediato:
- Patologie sistemiche non gestite, come diabete o patologie cardiovascolari gravi, possono far aumentare il rischio di complicanze chirurgiche e problemi di guarigione.
- Infezioni orali attive, come gengiviti o parodontiti, possono essere causa dello sviluppo di ulteriori infezioni. È quindi necessario trattarle prima di ricorrere alla procedura.
- Fattori anatomici specifici, come la presenza di seni mascellari molto estesi o la posizione degli zigomi non adatta per l'ancoraggio degli impianti, che rendono molto complesso l’innesto di un impianto zigomatico.
Impianti zigomatici: la tecnica
La procedura per l'innesto degli impianti zigomatici è un intervento chirurgico specialistico eseguito da un chirurgo orale e maxillo-facciale con esperienza nel campo dell'implantologia. Ecco di seguito le fasi dell’operazione nel dettaglio:
- Preparazione del paziente: prima dell'intervento, al paziente viene somministrata una anestesia zigomatica locale, o in alcuni casi anche una anestesia generale, in modo da assicurare un'esperienza confortevole durante la procedura.
- Accesso chirurgico: una volta che il paziente è anestetizzato, il chirurgo pratica un'incisione nella gengiva per esporre l'osso mascellare e gli zigomi. Tale incisione permette di ottenere un accesso adeguato all'area di inserimento degli impianti senza compromettere la salute gengivale.
- Posizionamento degli impianti negli zigomi o nell'osso mascellare posteriore, a seconda della situazione clinica del paziente. Tale inserimento deve essere effettuato con assoluta precisione, per garantire una stabilità ottimale e una corretta integrazione ossea.
- Chiusura della ferita, che viene suturata con materiali riassorbibili o non riassorbibili, a seconda delle preferenze del chirurgo e della singola situazione. Questo passaggio è fondamentale per favorire la guarigione della gengiva e proteggere gli impianti durante il processo di guarigione.
Dopo l'intervento, il paziente viene monitorato attentamente durante la
fase di guarigione: gli impianti si integreranno gradualmente con l'osso circostante in un processo chiamato
osteointegrazione, garantendo una stabilità duratura per la protesi dentale finale.
Il paziente viene quindi sottoposto alla fase di
protesizzazione, durante la quale vengono
realizzate e fissate le protesi dentarie permanenti sugli impianti zigomatici. Queste protesi sono progettate su misura per adattarsi perfettamente alla bocca, ripristinando la funzionalità e l'estetica dei denti in modo naturale.
Il paziente dovrà prendersene cura seguendo con grande attenzione le indicazioni del medico. Se l’impianto viene opportunamente gestito, esso può restare ben funzionale
per molti anni.
In alternativa agli impianti zigomatici, è possibile optare per una tecnica innovativa:
l’impianto AMSIJ (
Addively Manufactured Subperiosteal Jaw Implant, ovvero “
impianto sottoperiosteo dei mascellari prodotto con tecnica additiva”). Si fissa l’impianto ai pilastri medio-facciali e all’osso zigomatico: si tratta di elementi stabili, per i quali il rischio di riassorbimento osseo è minore.
Il processo inizia con esami diagnostici come
ortopantomografia e TC Dental Scan. Sulla base dei dati ottenuti e attraverso l’uso di tecnologia CAD/CAM, viene progettata e realizzata una struttura personalizzata in titanio, che viene poi fissata con viti da osteosintesi all’osso mascellare. La progettazione avviene grazie a
tecniche ingegneristiche avanzate, come l’analisi di modelli finiti e l’ottimizzazione topologica per garantire la resistenza a carichi e condizioni limite, con simulazioni delle forze di masticazione per 15 anni.
L’AMSJI è composto da due ali, che sostengono una barra in titanio e sopra a quest’ultima una prima protesi provvisoria, applicata lo stesso giorno dell’intervento.
Dopo 2-3 mesi,
la protesi provvisoria viene sostituita con quella definitiva, ripristinando rapidamente la funzione masticatoria. In questo modo, l’impianto è
realizzato su misura per il paziente, adattandosi perfettamente alle sue necessità e garantendo una soluzione personalizzata e unica.
Implantologia zigomatica: a chi rivolgersi
Come si è accennato, gli impianti zigomatici offrono numerosi vantaggi per i pazienti con perdita ossea grave nella mascella superiore, ma è importante valutare attentamente i pro e i contro, nonché le eventuali controindicazioni, prima di procedere con l'intervento. Un'attenta pianificazione e una valutazione completa del paziente da parte di
un’équipe medica sono indispensabili per ottenere risultati soddisfacenti. Ecco perché è bene sottoporsi a un intervento di impianti zigomatici in un ospedale attrezzato, tecnologicamente all’avanguardia e che garantisca la presenza di specialisti esperti.
Le
Dental Unit GVM Care & Research sono caratterizzate da sale operatorie con dispositivi avanzati e le competenze degli specialisti sono ben distribuite lungo tutto quello che è il percorso della cura dentale. Al centro di tutto ci sono sempre le esigenze dei pazienti, compresi quelli
odontofobici: le metodiche di sedazione e anestesia hanno l’obiettivo di rendere le procedure più confortevoli possibile. Ulteriori soluzioni sono disponibili per
pazienti con esigenze legate a determinate patologie.