Apicectomia su dente incapsulato: perché e come si esegue

Apicectomia su dente incapsulato: perché e come si esegue
In alcuni specifici casi, c’è un solo metodo per affrontare l’infezione che ha danneggiato un dente: l’apicectomia.

Questa procedura chirurgica consente di rimuovere gli ultimi millimetri della radice dentale (noti proprio come apice), a seguito dello svilupparsi di una lesione spesso dovuta a granuloma, ascesso o cisti. Si tratta però di un intervento, a cui si giunge solo dopo un accertamento della diagnosi e la valutazione del caso specifico.

Il primo metodo d’elezione è infatti la devitalizzazione del dente, ovvero la rimozione della polpa del dente infetta, che però a volte può non essere la soluzione definitiva. Ecco che diventa dunque necessario eseguire un’apicectomia su dente incapsulato.


Perché ricorrere all’apicectomia

Il primo obiettivo è sempre quello di evitare l’estrazione e mantenere per più tempo possibile la dentatura naturale: non c’è infatti elemento più resistente di un dente autentico.

Quando però l’infezione è ormai estesa e non c’è alternativa migliore, si procede il più tempestivamente possibile con la devitalizzazione e in seguito con la rimozione dell’apice della radice infetta.

Oltre che in seguito a una devitalizzazione non risolutiva, si esegue un’apicectomia anche quando il canale radicolare è contorto, non facilmente raggiungibile oppure ostruito.


Come si esegue l’apicectomia su dente incapsulato

Prima di tutto, bisogna specificare che l’evoluzione medica e tecnologica ha reso l’apicectomia un intervento ambulatoriale indolore ed eseguibile con anestesia locale.

Queste le fasi dell’operazione, in cui lo specialista:
  • Anestetizza il dente
  • Esegue una piccola incisione sulla gengiva per esporre la radice
  • Rimuove in profondità i tessuti infetti e l’apice della radice (più o meno 2 o 3 millimetri)
  • Disinfetta con particolare cura l’area per ridurre il più possibile i rischi di infezione a causa dell’azione batterica
  • Esegue l’otturazione retrograda (o sigillatura) del canale radicolare, riempiendolo con un materiale biocompatibile inerte e impedendo così ai batteri l’accesso al canale
  • Riposiziona i lembi gengivali
  • Applica i punti di sutura, che saranno rimossi dopo pochi giorni.

Anche se è possibile eseguire l’intervento su tutti i tipi di denti (eccetto quelli del giudizio per cui è consigliabile l’estrazione), la durata e la difficoltà dell’operazione dipendono da numerosi fattori: posizione del dente, numero di canali radicolari, ecc. In ogni caso, la durata media di un’apicectomia su dente incapsulato varia da 30 a 90 minuti.
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